
L’autrice inizia parlando di come si sia avvicinata al mondo delle motociclette, spiegandoci cosa l’ha spinta a comprarsi la sua prima moto, una Guzzi (come d’altronde le successive) e perché l’amore per questo veicolo perfetto l’abbia accompagnata e sostenuta lungo il percorso della sua vita.
Questo libro è chiaramente un trattato sull’amore per le due ruote, sul piacere e la bellezza di guidare e viaggiare con una motocicletta, delle sensazioni che si possono provare e degli incontri che si possono fare e di come tra motociclisti ci sia una fratellanza su cui si può contare in caso di bisogno.
Ho trovato interessante leggere questo libro, sia perché l’autore è una donna, e prima di leggerlo avevo delle perplessità, ma ero anche incuriosito e pensavo che il suo punto di vista fosse completamente diverso dal mio e da molti amici maschi motociclisti. Con mia sorpresa ho scoperto che essendo, donna, in un mondo, come quello delle moto prettamente maschile, le sue difficoltà sono uguali alle nostre, e ovviamente in alcuni casi anche maggiori, ma grazie alla passione è riuscita ad abbattere tutte le barriere che ha incontrato.
Considero che sia davvero un’ottima lettura, sia per le molteplicità dei contenuti, sia per le diverse citazioni (da “One Man Caravan” al “Il rally de campioni” a moltissime altre) che permettono di avere una visione molto ampia del mondo delle motociclette e delle sensazioni che l’autrice prova.
È interessante come affronta la storia della moto dalla sua nascita fino ai giorni nostri e del ruolo sociale che ha e ha avuto nel mondo e soprattutto il rapporto con il gentil sesso, ma anche come questo mezzo sia sopravvissuto a tante difficoltà e nonostante ciò abbia resistito e si sia evoluto.Consiglio vivamente di leggere questo libro che fa trasparire un amore immenso e genuino per un oggetto, Il veicolo perfetto per viaggiare nel mondo.
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