Due Iraniani e il loro giro del mondo in motocicletta nel 1954, alla scoperta delle tribù
più nascoste del pianeta.
I fratelli Omidvar nati in Iran, nel 1954 poco più che ventenni, con una moto Matchless 500s di produzione Inglese partirono per compiere il giro del mondo, con 90$ a testa come budget.
L’intento dei due fratelli era di documentare la vita e i costumi dei popoli che abitavano nelle regioni più remote del pianeta.
Issa e Abdullah originari di Teheran, amministravano un concessionario di moto della Matchless, ma la loro curiosità e voglia di documentare le diverse parti del monto li spinse a partire.
Si diressero a Est, attraversarono l’Afganistan e il Pakistan, dove essendo grandi appassionati di montagna fecero delle escursioni sull’Himalaya, entrarono in India e poi scoprirono il Tibet, uno stato tagliato fuori dal mondo, considerato misterioso e terra proibita. Da qui iniziarono il loro lavoro di antropologi dilettanti e parteciparono a cerimonie Buddiste e a elaborati riti. Quando arrivarono al confine videro 25 sherpa che trasportavano da ormai 30 giorni un’automobile per portarla a Lasha, come simbolo della conquista e della sottomissione del Tibet da parte della Cina.