
Ted Simon il 6 ottobre 1973 è partito da Londra con una Triumph Tiger 100 con un motore 500cc e ha compiuto il giro del mondo in solitaria in 4 anni attraversando 45 paesi e percorrendo 103.000km.
L’autore ha attraversato l’Europa, l’Africa da nord a sud fino a Città de Capo, per poi andare in Sud America, in Centro America e in Nord America, continuando con l’Australia, con l’ Asia fino a ritornare a Londra.
L’autore un motociclista praticamente alle prime armi, ha deciso di affrontare questa avventura con tutti i pro e contro, ma questo libro è la chiara espressione di un grande viaggiatore. Molti lo considerano la bibbia dei motociclisti sia per la grande impresa che racconta, sia per il periodo in cui l’ha compiuta e per come abbia saputo coinvolgere il lettore nella vicenda del viaggio. Ha ispirato molti motociclisti tra i quali Ewan McGregor che ha tratto spunto per il suo viaggio intitolato “Long Way Round”.
Naturalmente in un viaggio così lungo, impegnativo e difficile non mancheranno le difficoltà come cadute guasti meccanici e problemi alle frontiere, ma Ted riuscirà a cavarsela e superare ogni difficoltà. Come l’autore fa trasparire dal suo racconto il suo viaggio non solo sarà alla scoperta del mondo, ma anche di sé stesso e del mezzo meccanico, infatti lungo il tragitto comincerà a conoscere meglio la sua moto e a capire come comportarsi nelle diverse situazioni.
Ci racconterà le gioie più semplici come quella di riuscire a riparare un guasto o come caricare meglio i bagagli fino alle piccole disperazioni per le cattive condizioni climatiche o problemi di vario genere.
A mio avviso è un ottimo libro scritto bene e coinvolgente, ti trasporta nel viaggio e ti fa venire voglia di partire subito.
Dopo il successo del libro l’autore ne ha scritto un altro intitolato “L’eredità diJupiter” che racconta i retroscena più interessanti del viaggio. Storie che per motivo di spazio e di sintesi non potevano stare nel primo libro. Ci racconta quindi come questo viaggio sia per lui diventato uno stile di vita, di come lo abbia cambiato profondamente. Ci spiega anche come sia riuscito a tornare ad una vita “normale” e sedentaria. E’ uscito anche il libro “I viaggi di Jupiter. Un racconto fotografico” una raccolta fotografica del suo primo giro del mondo.
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