ANELLO DELLA VIA DEL SALE IN MOTO + GPX

Anello della via del sale in moto

UN ITINERARIO AD ANELLO DI OLTRE 100 CHILOMETRI ALLA

SCOPERTA DI FORTIFICAZIONI, VALLI INCANTATE E STRADE STERRATE LUNGO LA VIA DEL SALE.

Erano anni che volevo percorrere, questo famoso tracciato in alta montagna che ripercorre l’antica Via del Sale. Sapevo che dagli innumerevoli interventi non era più così difficile come una volta, ma la sua fama e la sua spettacolarità mi avevano sempre incuriosito.
Così dopo essermi messo in testa di andarci ho iniziato il consueto lavoro di ricerca, sia perché volevo scoprire qualcosa di più, sia perché volevo poter vivere una bella esperienza.

Durante le ricerche ho scoperto che la Via del Sale, quella che tutti fanno e che è a pagamento è soltanto un piccolo pezzetto di innumerevoli tracciati che ci sono nella zona.
Così ho deciso di percorrere quella che viene chiamata la Ciclovia delle Alpi del Mediterraneo, il nome è ingannevole perché non è solo per bici, ma anche per moto e macchine. Un anello che parte e arriva al Col di Tenda, lungo circa 100 km.

Col di Tenda

Finite le ricerche non mi è rimasto che salire in moto e dirigermi al Col di Tenda dove ho fatto il consueto e immancabile giro tra i forti per scoprire cosa c’era da vedere e subito è salita l’emozione, perché guidare tra questi immensi ruderi di un’altra epoca e soprattutto pensare che erano fortificazioni militari mi ha davvero impressionato.
Dopo qualche foto sono salito in moto con l’euforia a mille e mi sono diretto all’ingresso della Via del Sale.

È strano, quando vuoi fare una cosa da tanti anni e poi in in un battito di ciglia sei lì per farla non ti sembra vero, mentre mi stavano convalidando il biglietto ero incredulo e allo stesso tempo felice, non solo avevo da percorrere circa 100 km, di cui 70 sterrati e 30 asfaltati che mi avrebbero riportato di nuovo al Col di Tenda, ma stavo per fare questa benedetta Via del Sale.

Ero pronto e carico, ma sapevo che se ci si fa prendere troppo dall’euforia allora si fanno delle stupidaggini, così ho fatto un respiro profondo e mi sono messo alla guida, piano piano, sia perché era una delle prime uscite con il mio CRF 250 Rally, sia perché i panorami erano davvero suggestivi e non volevo farmeli scappare.

Per chi l’ha fatta, sa cosa significa guidare su questo tracciato a volte in piano a volte in pendenza tra giganti di roccia e valli che ti portano piano piano a scoprire nuovi luoghi e punti di vista. Dopo essermi fermato, sia per fare foto sia per far passare le jeep e le auto, in un battibaleno sono arrivato al tornante, ma nonostante l’abbia visto un centinaio di volte in foto ha comunque il suo fascino.

Dopo le foto di rito ho ripreso a guidare, la strada ha continuato a sorprendermi, ma in un attimo mi sono trovato in discesa e dopo pochi chilometri ero alla porta di ingresso del lato Briga Alta.

Devo dire che un pò sono rimasto deluso perchè, nonostante la sua bellezza è davvero corta come strada, e mi sono detto che per fortuna io ero solo a un terzo del mio itinerario tra le montagne.

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Poco dopo il Passo Tanarello.

Da qui la strada è diventata meno curata e meno controllata, ma anche meno trafficata, questo mi ha permesso di guidare con più calma e tranquillità.
Dopo un primo pezzo nel bosco e aver incontrato il bivio per Briga Alta e successivamente il bivio per il Redentore che porta al Monumento di Cristo Redentore, mi sono diretto verso il Passo Tanarello.

Dopo Casterino all’incrocio della variante Tenda (giallo)

Dopo il passo la strada ha iniziato a scendere a mezzacosta con qualche tornante fino a immergersi totalmente nel bosco per poi arrivare al Passo di Collardente.
Questo pezzo di tracciato è sicuramente più difficile e tecnico della Via Del Sale, richiede maggiore attenzione, ma non è niente di impossibile. Bisogna tenere conto che se ha piovuto si possono incontrare diversi punti con fango e grosse radici che creano qualche fastidio.

Dopo il Passo di Collardente ho incontrato diverse strade che sono quelle che portano a Realdo, al balcone di Marta e alla Fortificazione sotterranea del Balcone di Marta. Io invece ho preso la strada in discesa che porta a La Brigue incontrando il Santuario di Nostra Signora del Fontan, è un bel pezzo di discesa abbastanza semplice tutto in sterrato fino al santuario dove inizia l’asfalto.

A pochi chilometri dal Col di Tenda

Dopo pochi chilometri ho incontrato la strada che porta al Col di Tenda (D6204) l’ho attraversata e ho imboccato la strada che porta a Lac des Mesches, un tratto asfaltato con qualche bel tornante e curva che diventa sempre più stretta man mano che si sale di quota.

Dopo Casterino, la strada si stringe ulteriormente fino a diventare sterrata con un bel passaggio in una galleria scavata nella roccia e un paesaggio suggestivo. Qui si continua su sterrato fino ad arrivare ad un altopiano e incontrare la strada delle variante Tenda (molto più difficile) poi ho proseguito a mezza costa con degli scorci fantastici su alcuni forti fino ad arrivare al Col di Tenda.
Questo pezzo è decisamente facile e divertente e non ho incontrato nessuno a parte qualche pecora.

Un giro davvero interessante che mi ha fatto entrare meglio in contatto con la zona, mi ha messo ancora più voglia di scoprirla e sicuramente tornerò per vivere un’altra bella avventura.

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DETTAGLI

CICLOVIA DELLE ALPI DEL MEDITERRANEO (rosso+blu) giro ad anello di circa 100 km,di cui 70 sterrati e 30 asfaltati.

VIA DEL SALE (rossa): 30 km circa, la strada è a pagamento (15€ nel 2020) si può accedere dal lato Limone e dal lato Briga Alta, gli accessi sono a numero chiuso, ma si può prenotare il proprio posto. Ci sono dei giorni della settimana in cui la strada è chiusa ai veicoli a motore. Per conoscere le aperture guardare il sito: viadelsale.bikesquare.eu
In generale la Via del Sale, per la mia esperienza, non è difficile ha qualche punto insidioso, ma per il resto la cosa a cui bisogna fare maggiore attenzione è il traffico di altre moto, auto e bici.

ANELLO PARTE OVEST : (blu) nella prima parte dall’ingresso della Via del Sale a Briga Alta fino al Santuario di Nostra Signora del Fontan, la strada è più tecnica e insidiosa rispetto alla Via del Sale, alcuni punti sono umidi e stretti. Se ha piovuto di recente, trovandosi quasi tutta nel bosco, è facile trovare fango.
Da Casterino al Col di Tenda la strada è molto suggestiva, ma lo sterrato è più semplice e meno trafficato della Via del Sale.

VARIANTE TENDA (gialla): circa 17 km , variante sterrata più difficile della Via del Sale caratterizzata da strada sempre in pendenza e dalla presenza di sassi.

VARIANTE REDENTORE (marrone): 3,5 km solo andata, stradina stretta, con fondo di terra e sassi, pezzo di strada sterrata tecnica e a tratti insidiosa, se ha piovuto si incontra facilmente il fango. Più ci si avvicina al rifugio e più diventa tecnica, dopo il Rifugio la Terza , la strada prosegue, ma vedendola mi sono reso conto che era troppo tecnica e ho preferito non farla.

VARIANTE COLLA MELOSA (viola) : 11,5 km, la variante porta al Colle Melosa, strada sterrata a tratti stretta, ma non difficile tecnicamente. In aggiunta esiste c’è una stradina che porta alla Fortificazione sotterranea del Balcone di Marta che non è difficile, ma solo un pò stretta.

TUTTI I GIUDIZI CHE HO DATO SONO BASATI SUL MIO LIVELLO DI COMPETENZA DI GUIDA SU OFF ROAD, SE AVETE POCHISSIME COMPETENZE DI GUIDA IN STERRATO PRIMA DI AFFRONTARE QUESTO TRACCIATO, AUMENTATE LE VOSTRE COMPETENZE PARTECIPANDO A UN CORSO DI GUIDA IN OFF ROAD.
Quello che consiglio io è quello di JM off road school di Salvatore Di Benedetto e Marco Iob

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