Affronterà questo viaggio senza nessuna programmazione, senza nessuna scadenza temporale senza itinerario, insomma l’unico obbiettivo che si è preposto è arrivare a Città del Capo. Durante questa avventura utilizzerà mezzi di ogni genere dai treni, ai camion per il bestiame, dai pullman a lunga percorrenza ai mini-van stracolmi di gente, dalla nave e qualche volta contro voglia anche l’aereo.
Arrivato alla sua vecchia scuola capirà che il suo lavoro non è servito quasi a nulla perché la scuola è decadente e quasi in disuso. Comincerà a capire che le cose in Africa non sono migliorate negli ultimi anni anzi forse sono peggiorate. Tutte le infrastrutture esistenti sono solo quelle che i coloni avevano costruito e ormai dopo tanti anni cominciano ad essere quasi inservibili.
Questo fatto si verifica a causa della breve durata della vita media degli africani, due generazioni occidentali sono tre africane e questo ha fatto sì che le tradizioni sparissero quasi del tutto. La loro mentalità non è basata sulla conservazione delle strutture, ma quella di vivere giorno per giorno. Ad esempio non riparano la casa che sta crollando, ne costruiscono semplicemente un’ altra su un terreno libero.