Sono andato a intervistare Marta Brambilla, una giovane donna Svizzera che ha intrapreso un viaggio in sella alla sua Yamaha Tenere 660 dalla sua terra natia fino al Giappone passando per la Scandinavia. Arrivata a destinazione ha deciso di fermarsi e di riprendere il suo lavoro di traduttrice vivendo per un periodo in un monastero buddista. Un viaggio attraverso mezza Europa e Asia compiuto in solitaria, un’impresa davvero unica e interessate.
Come mai hai deciso di dirigerti verso l’Oriente? E perché come meta finale hai scelto di andare in Giappone?
È da quando sono ragazzina che amo il Giappone, pur senza ben sapere il perché. Mi hanno sempre affascinata le arti marziali, le moto giapponesi e l’approccio tipicamente giapponese alla bellezza e alla raffinatezza dei gesti, dei silenz...
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