
Il Pamir è una strada mitica che attraversa l’omonimo altipiano,l’Afghanistan, l’Uzbekistan, il Tagikistan e il Kirghizistan.
Pamir Highway ufficialmente chiamata con il nome di M41, e in russo chiamata Pamirsky Trakt, è la seconda strada internazionale più alta al mondo, dopo la Karakoram Highway.
Alcune fonti dicono che inizia a Mazar-e Sharif, altre nella città di Dushanbe o Khorugh, ma si sa per certo che termina nella città di Osh in Kyrgyzstan.
La strada parte da Mazar-e Sharif in Afghanistan, si dirige verso nord attraversando l’Uzbekistan, gira a est ed entra in Tagikistan, passa per Khorugh. Prosegue, passa per Murghab e si dirige a nord verso il Passo Ak-Baital 4665 m.s.l.m. Poi verso il lago Kara-Kul e successivamente entra in Kirghizistan, dove finisce nella città di Osh, percorrendo circa 1500 km. Il tratto tra Khorugh e Osh viene chiamato il tetto del mondo.
Nonostante sia una via di comunicazione importante e principale è molto trascurata e quindi in pessime condizioni, in alcuni punti l’erosione e le intemperie l’hanno danneggiata seriamente. Non è difficile trovare frane, allagamenti, e manto stradale in precarie condizioni, ma nonostante ciò non ha interruzioni e serve come via di comunicazione per tutta la regione del Gorno-Badakhshan.
Il tracciato di questa strada è percorso da millenni e fa parte di uno dei sentieri della via della seta.
Questa strada è sicuramente una sfida impegnativa per i viaggiatori sia in moto che su 4×4, la maggior parte è asfaltata tranne per i passi di montagna.
Le condizioni del manto stradale sono scarse e la cattiva manutenzione o l’assenza di essa, unita alle condizioni atmosferiche rendono il tracciato impegnativo.
È molto famosa anche per i cicloturisti che la considerano un itinerario molto complicato e duro.

lago Kara-Kul – Foto www.marcoeclettico.com
Il primo tratto tra Dushanbe e Khorog fu costruito nel 1915 per volere dello Zar Alessandro II da ingegneri e operai reclutati dai campi punitivi. La creazione della strada fu complessa in quanto dovettero far saltare pareti verticali del Pyanj canyon per poter costruire il tracciato. Purtroppo gli operai e gli ingegneri morirono tutti nella costruzione di questo tratto.
Questo percorso non era però adatto a mezzi a motore infatti, in alcuni punti la strada era larga a malapena 1 metro, ed era adatta solo al trasporto con animali.
L’attuale tracciato è stato costruito successivamente per la precisione tra il 1931 e il 1934 dall’impero Sovietico, per favorire i collegamento dell’altopiano dell’Asia centrale. Dopo la caduta dell’impero la manutenzione della strada è stata quasi completamente assente e sono stati fatti degli interventi solo dove frane, smottamenti, alluvioni avevano danneggiato gravemente il tracciato.
Nonostante le condizioni del manto stradale questa è ancora l’unica strada del Tagikistan che collega la regione Gorno Badakhshan al resto del paese.
Il clima che si può incontrare è tendenzialmente molto freddo per la maggior parte dell’anno considerate anche le alte quote, e più si è alti di quota più il tempo è variabile e può cambiare repentinamente.
Sul tracciato l’acqua e il cibo sono molto preziosi è importanti, infatti affrontandola procurare il cibo e un buon sistema di filtraggio o depurazione dell’acqua in modo da poter prenderla da torrenti e fiumi.
Questa strada può essere anche chiamata con l’appellativo di “The Road from Hell” tradotto La strada per l’inferno.
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