MotoGiri : Da Piacenza a Serravalle




Dalla pianura di Piacenza fino al cuore dell’ Appennino Emiliano e Ligure attraverso un’infinità di curve, boschi e paesaggi spettacolari fino ad arrivare a Serravalle Scrivia

Questo itinerario parte dalla periferia di Piacenza all’inizio della SS654 , che sarà la strada che imboccherò per raggiungere gli Appennini.

Da qui mi dirigo verso Bettola, la strada che percorrerò è la ss654 nominata anche ss654R  è quella  che risale tutta la Val di Nure.

 

Appena partito il panorama, passa abbastanza velocemente, dalla pianura coltivata ad una zona caratterizzata da colline dai profili molto dolci fino ad arrivare ai veri e propri Appennini.

 

Dopo Bettola la strada lascia il fondo valle e corre in quota, questo permette di avere degli scenari  spettacolari della Val di Nure  dove scorre l’omonimo fiume, che con il suo caratteristico letto di ghiaia  molto ampio lascia senza fiato.

Proseguendo, continuo a prendere quota fino ad abbandonare la valle e il fiume per catapultarmi in fitti boschi, fino a raggiungere il passo Zovallo.

Raggiunto il passo decido di fermarmi e di sgranchirmi le gambe e scopro di essere uscito dalla provincia di Piacenza ed essere in provincia di Parma.

 

La strada  fin qui è in ottimo stato, ben asfaltata e permette una guida allegra, ma il panorama è altrettanto bello e per tutto il tragitto sono combattuto se tenere una guida allegra o guardare la bellezza della natura.

Il passo Zovallo non si può considerare un’attrattiva, infatti oltre al cartello che lo indica e al parcheggio, che gli escursionisti utilizzano come partenza per le passeggiate,  non c’è altro. Il passo è immerso nel bosco e quindi non offre una vista sulla valle.
Da qui riparto in direzione Santo Stefano D’Aveto dopo pochi chilometri raggiungo il passo Tomarlo (1482 m.s.l.m.), il paesaggio cambia leggermente, qua e la c’è la possibilità di vedere dei bellissimi panorami degli Appennini.


Dopo le foto di rito decido di ripartire, lascio la provincia di Parma ed entro in provincia di Genova , il paesaggio è cambiato, a tratti ricorda i passi delle Alpi sia per la sua conformazione sia per la vista che offre.
 
Arrivato a Santo Stefano D’Aveto proseguo in direzione Rezzoaglio dove purtroppo finisce la SS654, che per quasi tutto il tragitto mi ha lasciato senza fiato sia per la bellezza e la diversità dei panorami attraversati sia per la conformazione della strada che permette agli amanti della guida allegra di sbizzarrirsi per le sue numerosissime  curve.
Giunto a Rezzoaglio prendo la strada Sp586 in direzione Borzonasca, ma dopo pochi chilometri giro a destra per Casoni, la strada si restringe e comincia a salire.

Dopo pochi chilometri sono di nuovo in quota  e  qua e la si riesce a vedere il fondo della val Trebbia con la sua famosissima SS45. La strada è stretta e senza protezioni perciò qui è necessario avere  molta più attenzione e purtroppo non ci sono molti punti dove fermarsi per fare fotografie .
Arrivato sul fondo della valle prendo la ss45 in direzione Genova e mi accorgo subito perché sia considerata ,da molti motociclisti ,una strada mitica.

Il suo susseguirsi di curve, anche se la percorro per pochi chilometri, mi emoziona molto e fa promettere a me stesso di tornaci.

Arrivo alla fine della SS45  e mi dirigo verso Busalla  la strada è più tranquilla, ma sempre immersa nel verde.

 

Dopo pochi chilometri raggiungo la cittadina dove decido di fermarmi dopo il lungo tragitto in sella che quasi mi aveva rapito per la sua unicità. A Busalla consiglio di fermarsi vicino al ponte romano, che è solo pedonale, per fare una passeggiata, godersi il panorama e per assorbire tutte le bellezze che fino ad ora ho incontrato.


Dopo la pausa rigenerante riprendo  la strada che costeggia il fiume Scrivia e l’autostrada Milano Genova in direzione  Serravalle Scrivia .

La strada non è tanto trafficata offre qua e là scorci mozzafiato e curve interessanti e ti da la sensazione di essere cullato tra le pareti della valle.

 

Arrivato a Serravalle Scrivia decido di fermarmi e di ripensare a tutta la strada percorsa,  mi riprometto che un giorno, data la sua bellezza, ripercorrerò l’itinerario al contrario

Consiglio questo percorso sia ai fanatici della guida sia a quelli che hanno un approccio più turistico.

 

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