Dave Barr, dopo aver perso in guerra entrambe le gambe, ha compiuto viaggi

straordinari in moto, dal giro del mondo, al Coast to Coast Euroasiatico in inverno,

sempre in sella a Harley-Davidson, fa sicuramente parte dei Grandi viaggiatori.

Dave Barr nato il 12 aprile del 1952, a Los Angeles, in California, fu abbandonato sul sedile posteriore di un auto e adottato da Guy Barr, un veterano della Marina statunitense della seconda guerra mondiale, e da sua moglie Lucille che lavorava per un’ industria di aereo-mobili durante la guerra. Nel 1961 comprò la sua prima moto Harley-Davidson Panhead. Nel 1971 tornato dalla guerra del Vietnam, con 57 medaglie e una decorazione per una missione con un elicottero artigliere US Marine Corps, partì con la sua moto e fece il Coast to Coast degli USA. Nel 1972 acquistò un’altra moto, una Harley-Davidson FX Super Glide.

Circa 10 anno dopo il suo viaggio attraverso gli Usa, mentre prestava servizio nell’esercito Sudafricano in Angola, cadde vittima di una mina. Le lesioni causategli lo costrinsero a rimanere in ospedale a Pretoria per 9 mesi e subire una ventina di operazione, seguite da molta riabilitazione e dovette rimparare a camminare.
Appena dimesso dall’ospedale Dave decide di volersi nuovamente arruolare, per tornare a prestare servizio nell’esercito e finire il suo periodo di leva con le protesi alle gambe.

Nel 1982 tornato dalla sua famiglia in California, modificò la sua Super Glide, per poterla guidare. Uno degli interventi che ha effettuato è stato quello di montare l’avviamento elettrico e sistemare la leva del freno. Quando salì sulla moto e partì per il suo primo viaggio gli venne un’ idea che lo avrebbe cambiato per sempre. L’idea che lo avrebbe portato negli angoli più lontani e remoti del mondo, in situazioni difficile e davvero complicate.

Riding the Edge

Nel suo libro Riding the Edge scrive:

“Forse potrei essere un modello per coloro che un giorno potrebbero avere gravi problemi di salute”

Sette anni dopo essere tornato a casa, nel Settembre 1990, partì con la sua Super Glide da Johannesburg in Sud Africa, per raccogliere fondi per la Fondazione Leonard Cheshire, un ente di beneficenza internazionale che aiuta le persone disabili.

Dopo 3 anni e mezzo tornò a casa, in California dopo aver attraversato 5 continenti e percorso 130.000km (83.000 Miglia), in sella alla sua moto.
Questo incredibile viaggio è raccontato nel libro “Riding the Edge”, un manoscritto di 500 pagine con foto in bianco e nero che raffigurano tra le altre, la moto sprofondata nel fango in Cameroun, di lui al circolo polare artico in Norvegia, e di una decina di posti in giro per il mondo.

Dopo aver superato difficoltà immani, guasti meccanici, problemi burocratici, difficoltà fisiche e emotive, nel maggio 1994 torna a casa in California USA.