“Missionary Man” è un film sulle moto del 2007 ambientato nel mondo delle moto, diretto e interpretato da Dolph Lundgren.
Uno straniero di nome Ryder (Dolph Lundgren) arriva in una piccola città del Texas sulla sua Harley –Davidson per partecipare al funerale del suo amico nativo americano JJ.
Sembra però, come si è voluto far credere, che JJ non sia morto accidentalmente cadendo nel fiume. Il figlio JJ Junior pensa che a togliergli la vita sia stato l’ uomo d’affari locale John Reno.
Da qui in poi la trama s’infittisce, arriva una banda di motociclisti di Reno che è solita commerciare droga nella piccola città.
A Ryder viene consigliato di allontanarsi dalla località, così da non immischiarsi in affari loschi. Lui decide invece di rimanere per tentare di scoprire come è morto il suo amico.
Il tutto ha avuto inizio da una concessione per un casinò che avrebbe dovuto essere rilasciata a breve e che avrebbe portato molti quattrini.
La concessione è stata rilasciata alla tribù locale e i motociclisti e l’uomo d’affari fanno pressioni per potersene appropriare.
Poco prima che uccidessero JJ l’uomo aveva proposto un’alternativa che avrebbe creato posti di lavoro altrettanto remunerativi ma meno problematici. E forse proprio per questo motivo è stato ucciso.
Seguiranno pestaggi, intimidazioni, sparatorie e tanto altro contro chiunque che aiuti Ryder e gli indiani o che ostacoli il grosso affare.
Il film è la tipica pellicola con Dolph Lundgren, un action movie, con una trama non troppo ricca o complicata, caratterizzata da un susseguirsi in crescendo di sparatorie e combattimenti a mani nude.
Un film che mostra il mondo delle moto un po’ stereotipato e lo usa solamente per creare il gruppo cattivo di individui che intende rubare alle persone oneste.
Non eccelle per bellezza questo film, lo consiglio solo agli amanti degli action movie e agli appassionati di Biker movie.
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