Dopo una nottata ventosa mi sveglio e mi preparo per affrontare il secondo giorno del mio itinerario. Smonto la tenda carico la moto e parto. Purtroppo il tempo non è dei migliori ma non mi scoraggio.
Mi dirigo verso nord in direzione Walenstadt, la strada è poco trafficata e corre sul fondo valle, mi fanno compagnia campi coltivati e campi da pascolo. Attraverso Bad Ragaz rimanendo colpito dalla sua bellezza sia perché al strada corre in mezzo a un campo da golf sia perché tutto il paese è pieno di statue e di opere d’arte che lo fanno sembrare un posto magico.
Arrivati a Walenstadt la prima cosa che vedo è lo stupefacente lago il Walensee, scatto alcune fotografie e comincio a percorrere la strada che costeggia il lago.
Dopo pochi chilometri prendo la deviazione per Glarus e per il Klausenpass. La strada lascia le sponde del lago e comincia a salire permettendo di vedere dall’alto i paesini particolarmente caratteristici e lo specchio d’acqua.
Percorsi diversi chilometri caratterizzati da paesini incantevoli comincio a salire per il Kalusenpass.
Dopo diversi tornanti si arriva ai piedi di una parete quasi verticale della montagna che rende tutto più suggestivo. Il passo, che è situato su un altopiano, lo raggiungo dopo aver percorso parecchi tornanti.
Arrivato in cima al passo sono sorpreso dalla sua bellezza e semplicità, faccio qualche foto al paesaggio e al cartello che lo indica. Decido di visitare la piccola ma incantevole chiesetta, e annovero quanto visto tra quei luoghi da rivisitare.
Dopo lo svago comincio a scendere, la strada per qualche chilometro costeggia la montagna al punto da essere scavata nella roccia. Oltre il guardrail c’è soltanto lo strapiombo che ne aumenta la sua bellezza rivelando degli scorci interessanti della valle sottostante.
Dopo i primi chilometri a strapiombo, la strada comincia a scendere con numerosi tornanti contornati da prati da pascolo con altrettanti animali che mangiano.
Arrivato a Altdorf mi dirigo verso Andermatt. La strada è a tratti molto trafficata e questo fa perdere un po’ della magia del luogo.
Si possono incontrare piccole zone di sosta molto interessanti. Poco prima di Wassen mi imbatto in passerelle che non sono altro che la pista di passeggio che corre lungo il fiume . La valle in questo punto è abbastanza stretta e il fatto che ci passino l’ autostrada, la provinciale, la ferrovia e il fiume permette a queste passerelle di essere molto particolari e belle.
Dopo la passeggiata affronto qualche tornante e arrivo a Andermatt, mi fermo per pranzare e riposarmi un poco.
Da qui parto in direzione Passo San Gottardo, con i primi chilometri della provinciale abbastanza trafficati.
Ciò impedisce di godere il panorama, dopo qualche chilometro c’è la deviazione per la strada vecchia, la Tremola, che porta al passo che è quasi completamente ricoperta da sampietrini, il traffico è inesistente aumentandone il fascino.
Arrivato in cima mi fermo e scatto alcune foto ai numerosissimi laghetti e alle diverse statue, ma il tempo non è dei migliori allora decido di ripartire sempre prendendo la Tremola.
La strada comincia a scendere in un susseguirsi di tornanti, quasi tutta la strada è ricoperta da san pietrini solo alcuni punti dove è stata fatta una manutenzione importante non ci sono più.
Rimango sorpreso e meravigliato da come sia bella e particolare e il fatto che non sia asfaltata fa fare un salto indietro nel tempo immaginando quante persone possano aver calpestato quel tratto di strada.
Arrivati a fondo valle mi dirigo verso il Passo Novena, dopo pochi chilometri cominciano le curve e i tornati che mi fanno prendere quota, la strada è interessante e bella ma purtroppo una nuvola bassa mi impedisce di vedere e gustare al meglio il panorama.
Arrivato al passo ammiro il suo splendido laghetto e la sua vista spettacolare sulle montagne infatti è quasi un balcone naturale che si affaccia sulla vallata sottostante.
Dopo le foto di rito risalgo in moto, i nuvoloni neri mi inseguono, comincio a scendere e la prima cosa che noto è che la strada è davvero ripida ma con qualche curva interessante, naturalmente i paesaggi sono sempre bellissimi.
Arrivato a fondo valle mi dirigo verso Gletsch dove inizia sia la strada per il Grimselpass si a quella per il Furkapass.
Nonostante i nuvoloni neri che minacciano pioggia decido di salire sul Grinselpass la strada è un’infinità di tornanti e la cosa interessante è che guardando sull’altro lato della montagna si può ammirare la strada che sale per il Furkapass.
Arrivato in cima noto subito un splendido specchio d’acqua e ho anche una piacevole sorpresa, perché oltre al cartello di segnalazione è stata collocata una statua di una vecchia motocicletta cavalcata da due persone, la cosa è alquanto singolare quindi decido di fare una fotografia ricordo.
Comincio a scendere e mi dirigo di nuovo a Gletsch dove comincerò a salire per il Furkapass.
La strada, come sempre, è frutto di una continua manutenzione, è molto bella e permette di vedere quella che porta al Grimselpass.
Poco prima del passo c’è un punto interessante dove ci si può fermare, purtroppo è stato costruito un albergo troppo grande che deturpa la vista delle montagne circostanti.
Con mia spiacevole sorpresa il passo è quasi completamene deserto non vi è nemmeno un rifugio dove poter fare un break ,inizio a gironzolare facendo qualche foto ma il senso di desolazione è accentuato dal fatto che in cielo sia coperto.
Senza troppo pensarci comincio a scendere in direzione Andermatt, la strada è divertente e i paesaggi mi lasciano senza parole, scendendo attraverso anche un campo da golf.
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