DOCUMENTARI DA VEDERE IN QUARANTENA!

PERCHÈ VIAGGIARE È UNO STATO MENTALE E IN QUESTA SITUAZIONE

DOBBIAMO CONTINUARE A VIAGGIARE!

Dopo qualche richiesta e un suggerimento esplicito da parte di Miriam Orlandi, ho deciso di creare questo elenco. Sono i documentari che ho visto e che ho trovato belli, coinvolgenti e che mi hanno permesso di viaggiare e scoprire il mondo stando con il sedere sul divano.

Appena ne trovo altri li aggiungo all’elenco, quindi godetevi questa fantastica raccolta di documentari, e buon viaggio.

THE PASSAGE

Nel 1974, i miei genitori ventenni e mio zio Andy costruirono le loro canoe, le lanciarono nel Pacifico e divennero alcune delle prime persone nella storia moderna a andare in canoa da Washington all’Alaska fino al passaggio interno. Mio fratello ed io siamo cresciuti remando con le canoe di legno nei fiumi della Virginia e l’avventura del 1974 è diventata leggenda nella nostra famiglia – plasmando chi siamo diventati, come vediamo i nostri genitori e come i nostri genitori si vedono. Nell’estate del 2017, abbiamo rinnovato quelle canoe e con i nostri genitori anziani hanno completato il loro viaggio del 1974. The Passage è una storia sulla crescita, l’invecchiamento e i luoghi selvaggi che ci definiscono.

LOVED BY ALL: THE STORY OF APA SHERPA

Ogni primavera la cima del Monte Everest attira persone da tutto il mondo. Ma alla sua ombra vivono gli Sherpa, un popolo resiliente e religioso, che, nonostante le ricchezze che circondano la vetta più alta della terra, sono ancora abbastanza poveri e non istruiti.
Un bambino del Khumbu, Apa Sherpa ha scalato l’Everest 21 volte. Ritirato all’età di 12 anni per lavorare come portiere di alta quota, come tanti altri, avrebbe lasciato la sua famiglia per mesi, rischiando la vita sulla montagna. Attraverso il suo lavoro presso la Apa Sherpa Foundation, mira a creare un futuro diverso per la sua gente.

THE LAST HONEY HUNTER

Nelle ripide giungle montuose della valle del fiume Hongu in Nepal, i membri dell’isolata cultura Kulung hanno rischiato la vita per generazioni scalando pericolose scogliere per raccogliere un miele selvaggio e tossico. Profondo e oscuro, il film scivola attraverso un mondo nebbioso di spiriti della foresta, sogni e fumo di legna per condividere la storia del leader del raccolto e del suo ultimo viaggio.
Dobbiamo il nostro accesso a questa storia e la fiducia della comunità Kulung nel decennio di lavoro svolto dalla Fondazione dZi dzi.org in questa remota regione del Nepal.

THE BOTANIST

Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, il Tagikistan, ex Repubblica socialista sovietica, è precipitato in una devastante guerra civile. Una carestia colpì la regione montuosa del Pamir dove Raïmberdi, un botanico appassionato e ingegnoso, costruì la propria centrale idroelettrica per aiutare la sua famiglia a sopravvivere alla crisi.

(Lundhags) A Nordic Skater

A Nordic Skater is a very first film about this little known sport. It features Per Sollerman, a photographer who has been skating on frozen lakes and fjords for the past 10 years. During 6 captivating minutes, the viewer is transported to the region of Oslo to have a peek at a story of a man who uses every sense he has to travel on thin ice. Per tells the story of how the little known sport of nordic skating came to play a big part in his life. “It is rooted deep in our bones that we need to be out in the nature,” he says.

The Frozen Road

Self-shot and edited whilst cycling around the world, this short film charts my winter journey into the Canadian Arctic as I completed my bike ride up the American continent. Compelled by Jack London’s assertion, that ‘any man who is a man can travel alone’, I sought an adventure of perfect solitude. Yet, as I came to realise, the harsh truths of travelling in such a formidable environment were a long way from the romantic images I’d held of this land. The Frozen Road is an honest reflection on my solo trip; of the wonder, terror and frustration I experienced when riding through the unforgiving emptiness of one of the world’s ‘last great wildernesses’.

LA PROMENADE

Ai piedi delle più alte montagne d’Europa, tra i “quattro Giganti delle Alpi”, così vengono soprannominati il Monte Bianco, il Monte Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso, due giovani freerider: Shanty Cipolli e Simon Croux, di 23 e 19 anni, decidono di compiere l’intero giro della Valle d’Aosta con gli sci. Un viaggio di venti giorni nei luoghi più solitari e inviolati di queste montagne. La loro avventura si andrà ad intrecciare con una storia che arriva dal passato. Una storia svoltasi più di quaranta anni fa, ambientata anch’essa tra infinite distese e paesaggi straordinari della Valle d’Aosta.

CONTINUERO’ AD AGGIUNGERNE, QUINDI SALVATEVI IL LINK!

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