MotoGiri : Sulle sponde dell’Adda




Con questo itinerario sono andato alla scoperta delle bellezze delle sponde dell’Adda, dal traghetto progettato da Leonardo da Vinci, alle chiuse sull’Adda, allo spettacolare ponte di Paderno e infine al sorprendente e unico villaggio di Crespi D’Adda.

Il mio itinerario inizia dal centro di Imbersago da dove mi dirigo verso il fiume Adda fino al mitico e spettacolare traghetto che ha progettato Leonardo da Vinci. Lo stesso sfrutta la corrente del fiume per spostarsi da una sponda all’altra, ancora oggi è in funzione e si può comodamente utilizzare.

Lo zatterone si sposta da una riva all’altra senza consumare elettricità e senza far rumore  creando un grande fascino. Infatti appena saliti il traghettatore dà una leggera spinta all’imbarcazione che si inclina e così facendo sfrutta la corrente per spostarsi da una riva all’altra, questo grazie anche a una fune d’acciaio che va da una sponda all’altra  congiungendo i due punti di attracco. Ovviamente  il traghetto negli anni è stato rinnovato ma l’idea di base è rimasta sempre la stessa,le modifiche si sono rese necessarie per permette di traghettare automobili e motoveicoli.

Dopo aver preso il traghetto che impiega 2-3 minuti per percorrere la larghezza del fiume arrivo a  Villa d’Adda in provincia di Bergamo da qui giro a sinistra e mi dirigo verso Paderno D’Adda e il suo magnifico ponte che è l’espressione dell’ ingegneria italiana di fine ottocento,  è realizzato completamente in ferro ed  è lungo 266 m e alto 85m.

Arrivato al ponte, che è a senso unico alternato, occorre  aspettare il verde del semaforo. Per fortuna  essendo io in moto  posso superare tutta la fila e mettermi  davanti, così da poter avere una vista migliore . Ancora oggi il ponte con la sua altezza e le sue caratteristiche  lascia stupiti e molto affascinati.

Superato il ponte giro a sinistra e dopo pochi metri ancora a sinistra, la strada scende e arrivo alle chiuse sull’Adda dove ho una vista dal basso dell’imponente ponte e delle splendide rive del fiume.

Dopo la pausa risalgo in moto e mi rimetto in fila per riattraversare il ponte, nonostante lo abbia percorso da poco,  riesco ancora a stupirmi, appena arrivo sulla sponda della provincia di Bergamo giro a sinistra e mi dirigo verso Trezzo d’Adda.

Arrivato  a Trezzo proseguo verso il piccolo villaggio di Crespi D’Adda, un vero e proprio gioiello immerso nel verde .
Il villaggio di Crespi che sorge sulle sponde dell’Adda nel comune di San Gervasio fu  fondato da Cristoforo Benigo Crespi industriale del cotone in prossimità della fabbrica a partire dal 1878, è riconosciuto patrimonio dell ‘U.N.E.S.C.O dal 1995.

Il villaggio colpisce per la bellezza e la semplicità delle case, che per alcuni aspetti si possono paragonare nell’insieme ai villaggi inglesi di un tempo, con staccionate basse e posto auto rigorosamente di fianco a ogni casa.

Oltre alle bellissime villette mono e bifamiliari, è d’obbligo visitare l’imponente e monumentale cimitero. Per arrivarci bisogna percorrere un viale alberato con filari molto fitti che inquadrano in lontananza il cimitero.
Nel villaggio di Crespi si può girare con motoveicoli e automobili a bassa velocità, infatti il villaggio è abitato, ma io consiglio di parcheggiare appena entrati e girarlo a piedi così da poter ammirare meglio la bellezza delle casette e dei resti della fabbrica .

Il mio itinerario purtroppo è finito, ma torno a casa avendo scoperto di poter trovare dei piccoli gioielli a pochi passi da casa mia.

 

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