“I diari della motocicletta” è il titolo di un film del 2004 diretto da Walter Salles è basato sulle avventure del giovane Ernesto “Che “ Guevara, ispirato dai “diari di viaggio “Latinoamericana” (Notas de Viaje) scritto della stesso Guevara. Nei diari si narrano le avventure di viaggio di Ernesto e del suo fidato amico Alberto Granado e della Poderosa, una Norton 500 M18 del 1939.
Questo film racconta le avventure dei due protagonisti durate otto mesi, attraverso l’America latina, dall’Argentina al Cile al Perù alla Colombia fino al Venezuela per scoprire civiltà così vicine tra di loro, ma sconosciute, lingue antiche e tradizioni dimenticate.In questo film il protagonista non è il “Che” ma il giovane Ernesto Guevara de la Serna studente argentino in medicina afflitto dall’inquietudine giovanile che lo porta ad affrontare una grande sfida attraverso il sud America.
Questo farà crescere in lui nuovi ideali e gli darà la possibilità di avere una visione più ampia delle sua amata terra, ad accompagnarlo ci sarà Alberto Granado un biochimico poco meno che trentenne.
La terza protagonista di questo viaggio naturalmente è la moto, la Poderosa, che durante il lungo percorso a causa di grossi problemi meccanici li rallenterà fino a portarli alla decisione di venderla come ferro vecchio. Da lì in poi percorreranno il tragitto a piedi, facendo l’autostop e con qualsiasi mezzo che incontreranno sul loro cammino.
Il film appartiene chiaramente al filone On the Road e ci racconta le difficoltà che dovranno superare, dalle diversità climatiche, alla mancanza di denaro e come loro sapranno reagire ad una prova così dura.
Non è soltanto un film che ci illustra strade e panorami è fatto anche di tanti incontri, anzi è fatto prevalentemente di persone che aiuteranno i protagonisti e persone che invece verranno aiutate da loro. I due giovani durante il viaggio cercheranno di curare i malati che incontreranno fino a soggiornare in un lebbrosario dove daranno il loro contributo, avendo entrambi conoscenze mediche.
Salta agli occhi come il viaggio trasformerà e darà forma ai loro ideali, alla loro concezione del mondo e del Sud America, ma amplierà e consoliderà anche la loro amicizia. Il film è studiato in modo tale da far sì che la vera conquista sia quella di mettere in risalto culture diverse e realtà tanto vicine.
Per capire questo film bisognerebbe conoscere bene la storia del sud America del secondo dopo guerra perché i due protagonisti vivono il loro viaggio nel 1951.Conoscendo questo periodo si ha modo di comprendere pienamente la loro avventura inserita negli avvenimenti politici così importanti per il sud America.
Occorre anche dare un’ occhiata alla conformazione del territorio per capire la complessità e le difficoltà del viaggio.
A mio avviso è un bel film e ha poco a che fare con le vicende di Che Guevara guerrigliero poiché come già detto nel racconto si nota come si sono creati e formati, in parte, gli ideali del personaggio, che però non è la vera essenza del film. La cosa interessante è l’approccio che i due protagonisti hanno nei confronti del viaggio e come questa avventura si modifichi durante il suo percorso. Lo consiglio a tutti gli amanti dei viaggi sia motociclisti che non.
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