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“Sognando Jupiter ; il giro del mondo in moto trent’anni dopo” è il terzo libro della saga di Jupiter scritto dall’autore e grande viaggiatore Ted Simon.
Considerato l’ enorme successo del primo libro l’autore ha deciso di scriverne un secondo intitolato “L’eredità di Jupiter”nel quale raccontava tutti i retroscena e tutte le avventure e disavventure, che gli erano capitate nel primo giro del mondo, che per problemi di spazio editoriale e lunghezza del volume non aveva potuto raccontare nel primo libro.
“Sognando Jupiter” parla del giro del mondo che Ted Simon ha compiuto alla veneranda età di 70 anni nel 2001 con una BMW R80 GS , ripercorrendo lo stesso tragitto che aveva fatto trent’anni prima impiegando questa volta soltanto 2 anni.
Questa volta Scheggia è sempre più in crisi e sembra che non gli vada più bene nulla, cerca di superare i propri momenti brutti facendo quello che sa fare meglio, prendere la moto e farsi un giro per s...
L’americano Robert nel 1932 appena laureatosi si trovava a Londra a una cena, e per far colpo su una ragazza raccontò che stava partendo per il giro del mondo in motocicletta, purtroppo e per fortuna provocò l’ammirazione e l’entusiasmo dei partecipanti, soprattutto di uno di loro che era il proprietari della Douglas Motor Works che lo informò che era disposto a fornirgli il mezzo per compiere quest’avventura.
Grazie a quella cena ebbe inizio così il primo giro del mondo in motocicletta di cui si abbiamo testimonianze. La partenza era stata fissata a Londra e come meta finale c’era New York. Robert ha impiegato 18 mesi per compiere questa avventura attraversando 23 paesi in Europa, Medio Oriente, Asia, e Nord America.
Continua a leggereDall’Italia alla Mongolia, dalla Mongolia al Sudafrica.
Infatti l’autore è stato realmente internato in un manicomio durante la sua giovinezza, dove gli è stato praticato l’elettroshock, Pirsig nel libro racconta come posti e paesaggi già attraversati dal suo vecchio io gli facciano affiorare vecchi ricordi.
Tobia a bordo della sua moto è partito il 29 maggio 2008 da Bologna in direzione delle foci del Volga.
Ci racconta in maniera lineare e semplice la progressione del viaggio, attraverso aneddoti e vicende, ma senza mai far perdere al lettore il quadro generale.